ciao Cesare
amico, cognato
con la stessa discrezione,
con la quale hai vissuto,
te ne sei andato.
La tua anima,
le ultime terrene lacrime
di amaro dolore
ha versato
tra le mani pure
di un angelo
mandato dal Signore.
Nella Sua luce
tu possa risplendere,
e dissetare il desiderio
d'esser avvolto da vero amore.
Il mio spazio libero dove la fantasia e la realtà s'incrociano mescolando colori , profumi, sensazioni, fuori dallo spazio e dal tempo.
La fantasia e il tempo viaggiano insieme mescolando i colori
BENVENUTI NEL MIO BLOG...il mio diario di viaggio tra fantasia e realtà.
Se passate lasciate un commento..mi farete cosa gradita
Mariantonietta
poemetto...Elionora d'Arborea con traduzione
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30 dicembre, 2012
24 dicembre, 2012
20 dicembre, 2012
breve racconto...oltre il muro del silenzio
Specchiandomi nel riflesso dell'acqua , gli
occhi frugavano nei reconditi pensieri dell'anima.
Muri di silenzio attraversarono.
- Che cerchi?- sussurò il tremolio dell'onda
- non so!- risposi
- ma tu chi sei ?- chiesi
- non mi riconosci?...sono parte di te, tu mi hai creata nell'età dell'adolescenza...sono la tua malinconia -
- malinconia perchè mi stai accanto?-
- tu mi hai chiamata, perchè ti tenga compagnia nel cammino dei ricordi ...-
- quali ricordi?-
Presami per mano, attraversammo i muri del silenzio. Con meraviglia rividi il Natale della mia infanzia.
Il bambinello scalzo con addosso una camiciola bianca sorrideva e saltellava illuminandomi di raggi di luce ...riflessi di gioia.
" vai subito a fare la nanna!!!- mi disse
- sei una brava bambina, stanotte ti porterò un dono...-
Riconoscendolo il cuore s'illuminò di quella infantile gioia del Natale.
- perchè oggi non lo sento più così?-
- perchè per sentire la gioia del Natale bisogna avere il cuore puro come quello di un bambino-
Pensando alla realtà che mi circondava , lacrime zampillarono sull'onda.
Muri di silenzio attraversarono.
- Che cerchi?- sussurò il tremolio dell'onda
- non so!- risposi
- ma tu chi sei ?- chiesi
- non mi riconosci?...sono parte di te, tu mi hai creata nell'età dell'adolescenza...sono la tua malinconia -
- malinconia perchè mi stai accanto?-
- tu mi hai chiamata, perchè ti tenga compagnia nel cammino dei ricordi ...-
- quali ricordi?-
Presami per mano, attraversammo i muri del silenzio. Con meraviglia rividi il Natale della mia infanzia.
Il bambinello scalzo con addosso una camiciola bianca sorrideva e saltellava illuminandomi di raggi di luce ...riflessi di gioia.
" vai subito a fare la nanna!!!- mi disse
- sei una brava bambina, stanotte ti porterò un dono...-
Riconoscendolo il cuore s'illuminò di quella infantile gioia del Natale.
- perchè oggi non lo sento più così?-
- perchè per sentire la gioia del Natale bisogna avere il cuore puro come quello di un bambino-
Pensando alla realtà che mi circondava , lacrime zampillarono sull'onda.
19 dicembre, 2012
alla sera..pensiero
....Ho camminato con te sui sentieri della vita.
Nella foresta, tra le fronde dei miei confusi pensieri ho cercato, mai invano, la tua forte mano, sempre tesa, pronta a cogliere le mie lacrime smarrite nelle ombre mostruose del buio della sera.
Al mare affidavo le orme leggere del mio andare nel tuo pensare e quelle più pesanti della paura dell'icognito , del domani, del mistero.
Tu camminavi , in paziente attesa, su quelle orme del mio incerto vivere.
Quando sarò cenere vorrei riposare nel calor della tua mano. Quando mi raggiungerai humus, in parte, saremo , dono d'amor della Madre Terra.
Il vento , della nuova Primavera, solleverà, la cenere virginea del nostro " essere" e, come ali le guiderà al principio della vita, verso colui che conosce i segreti del nostro viver terreno : il mare

15 dicembre, 2012
Racconto notturno di un'anima errante
Nel sonno , la donna sognava sereno.
Improvvisamente qualcuno le fece lo sgambetto facendola ruzzolare nel vuoto.
Ma che dico volare?', proprio precipitare.
Si guardò attorno, cercando un angelo per appiglio, quando sentì due braccia tenerla e rallentare la "caduta in picchiata"
Il cuore le batteva come un rombante motore impegnato nelle 1000 miglia.
Calmatasi si voltò per ringraziare l'angelo e la vide : la strega, la str..za, anzi quella stregonza de ll'insonnia
" grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!" fece la donna
"ahahahahah" rise divertita l'insonnia, poggiandola con un tonfo, fuori dal sonno. La donna aggrappata al lenzuolo, che per fortuna la potè trattenere ancorata al letto per via dell'imbragatura degli elastici, si svegliò.
" ti prego" disse all'insonnia , sperando d'impietosirla" restituiscimi il sonno, riportami tra i colori arcobalenici del mio sogno. Se veglierò, con gli occhi sbarrati nel buio, domani sarò uno straccio!"
" moccio o vileda?" rise quella stregonza spiritosa.
Calmatasi si voltò per ringraziare l'angelo e la vide : la strega, la str..za, anzi quella stregonza de ll'insonnia
" grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!" fece la donna
"ahahahahah" rise divertita l'insonnia, poggiandola con un tonfo, fuori dal sonno. La donna aggrappata al lenzuolo, che per fortuna la potè trattenere ancorata al letto per via dell'imbragatura degli elastici, si svegliò.
" ti prego" disse all'insonnia , sperando d'impietosirla" restituiscimi il sonno, riportami tra i colori arcobalenici del mio sogno. Se veglierò, con gli occhi sbarrati nel buio, domani sarò uno straccio!"
" moccio o vileda?" rise quella stregonza spiritosa.
11 dicembre, 2012
Buon Natale...poesia
Un augurio di
significativo, reale buon segno
che dia serenità
come un bel sogno:
a chi mi vuole bene,
a chi si sente solo,
a chi sta male.
A chi è abbandonato
nella casa di riposo o all'ospedale,
A chi ha il lavoro perduto
ai giovani che non lo han mai avuto.
Ai bambini abbandonati , violati
a quelli “pacchetti” di genitori
separati,
Ai barboni accasati nei sottoscala
con il cielo per tetto,
i cartoni per coperte e letto.
A chi paga il fio degli errori
con la pena
di contare in galera i suoi giorni.
A tutti quelli che soffrono
di invisibile dolore,
a chi non ho menzionato
per incosciente errore
un segno
del Messaggio natalizio
VI riscaldi il cuore....
mariantonietta
10 dicembre, 2012
09 dicembre, 2012
02 dicembre, 2012
Racconto: ancora una volta è Natale....fine
L'aria
nel bosco era frizzantina.
Pizzicava
i nasi arrossandoli.
Tea,
Franco e Paolo seguivano il papà e la mamma che, avevano
raccomandato loro di stare vicini, di non allontanarsi.
I
bambini raccoglievano il materiale che la natura aveva scartato
depositandolo al suolo.
Per
ogni “pezzo” raccolto ciascun bambino esprimeva la sua proposta
creative per il presepe.
Le
voci gioiose si accavallavano l'una sull'altra:
“ mamma,
papà guardate questo tronco ha la forma di una grezza grotta”
“ papà
ho trovato del muschio con i funghetti colorati!”
“ ecco
una piccola felce”..
“ il
corbezzolo !!!!!, prendiamone alcuni rametti con i loro frutti accesi
faranno colore nell'albero.!”
“ ho
trovato l'agrifoglio!!!!”
I
due genitori stavano attenti e raccomandavano ai figlioli di
rispettare la vita nel bosco.
Il
papà, per dare l'esempio, con una zappetta raccolse il muschio
con la zolla della terra, così fece per le felci.
Ognuno
metteva le “preziosità” nel proprio cestino e man mano che
questo si riempiva cresceva nei loro cuori la gioia del Natale.
30 novembre, 2012
Racconto : ancora una volta è Natale....
prima parte
Tea aprì gli occhi.
Subito li socchiuse.
Come sua abitudine, al risveglio, le
piaceva raggomitolarsi tra le coperte, in posizione fetale. Aspettava
così che sua madre entrasse a svegliarla con le sue tenere coccole.
Dalla cucina arrivava l'aroma familiare
del caffè che, spinto da un'allegra fiamma, saliva, brontolando,
nello stretto passaggio della caffettiera; la bambina udiva il
crepitare della legna nel fuoco del caminetto che spandeva nell'aria
la melodia scoppiettante delle scintille insieme al profumo delle
bucce delle arance essiccate, che la mamma vi gettava dentro per
nascondere l'odore acre del fumo. Tea si crogiolava in quei segni
familiari tangibili espressioni d'amore e sicurezza per il suo
esistere.
Anche il vociare dei fratellini
Franco e Paolo, che allegramente si punzecchiavano tra loro o
stuzzicavano lei affibbiandole sopranomi mielosi: “la
principessa di casa”...”scemina”
Tea sbuffava apertamente con frasi : “
smettetela stupidini”...”mamma, li senti? Uffa!!”
Anche questo faceva parte della
serenità, dell'amore della famiglia.
La bambina ne era pienamente
consapevole e in quella nuvola di affetto mattiniera si tratteneva
come lucertolina sul sasso riscaldato da raggio di sole.
Entrò sua madre:
“amore sei sveglia?...ma ti sei
scordata?.” le chiese sedendosi accanto.
28 novembre, 2012
poesia : Il profumo del Natale
il profumo del Natale
Il Natale
Aveva un profumo speciale
se chiudo gli occhi
ancora lo sento,
Il Natale
Aveva un profumo speciale
se chiudo gli occhi
ancora lo sento,
dal presepe
provenire intenso:
Il muschio
appena raccolto,
essenza di sottobosco,
Casette, botteghe e ponticini
curati
da grandi e piccini,
con corteccia di sughero
caduta al suolo,
dimora di funghi colorati,
di terra umida profumati
Alberi,
di aghi di
pino marittimo intrecciati
scompigliavano,
con l’intensità
del loro agreste odore,
la fragranza
del pane caldo
appena sfornato
che
emanavano
le montagne
di carta straccia
ove, poco prima
era arrivato,
cibo pregiato
Le statuine,
di gesso colorate,
eran sistemate
nelle stradine
di chicchi di riso.
Portavano
alla capanna
fuori dal paesello,
tra cespugli
profumati
di corbezzolo e mirto
infine
con cura amorevole
pastori, pecorelle
san Giuseppe
Maria
il bue e l’asinello,
al centro,
la paglia per accogliere
il Bambinello.
I sensi coglievano
L’intensità dei profumi
del Natale
Palpitante di rinnovata gioia
Il cuore
attendeva il dono più grande
del Divino Amore
provenire intenso:
Il muschio
appena raccolto,
essenza di sottobosco,
Casette, botteghe e ponticini
curati
da grandi e piccini,
con corteccia di sughero
caduta al suolo,
dimora di funghi colorati,
di terra umida profumati
Alberi,
di aghi di
pino marittimo intrecciati
scompigliavano,
con l’intensità
del loro agreste odore,
la fragranza
del pane caldo
appena sfornato
che
emanavano
le montagne
di carta straccia
ove, poco prima
era arrivato,
cibo pregiato
Le statuine,
di gesso colorate,
eran sistemate
nelle stradine
di chicchi di riso.
Portavano
alla capanna
fuori dal paesello,
tra cespugli
profumati
di corbezzolo e mirto
infine
con cura amorevole
pastori, pecorelle
san Giuseppe
Maria
il bue e l’asinello,
al centro,
la paglia per accogliere
il Bambinello.
I sensi coglievano
L’intensità dei profumi
del Natale
Palpitante di rinnovata gioia
Il cuore
attendeva il dono più grande
del Divino Amore
25 novembre, 2012
poesia...raggio luminoso
Nella foresta
della mente
procedevo
confusa e muta
su percorsi
immaginari,
oscuri, neri
privi di
sentieri,
quando udii
una dolce linfa
entrare nel mio
corpo
e, solo dopo
mi vidi,
di fiori
circondata e profumata,
danzar armoniosa
simile a
farfalla festosa.
Sentii
nel profondo del
mio cuore,
una fontana
sgorgare:
musica soave
cantava
il suo
gorgogliare.
La gioia
i miei occhi
inumidì,
come fiori
lacrimanti,
di fresca
rugiada
allo spuntar del
dì.
Sentii la vita
fremere,
come corde di
violino,
nelle mie vene
del rinnovato
mattino.
Gioii
in riscoperto
splendore
di Divino Amore
che,
come raggio di
sole,
in ritrovata
Primavera,
mi ricondusse
sul sentiero
della vita,
quella vera.
23 novembre, 2012
21 novembre, 2012
20 novembre, 2012
19 novembre, 2012
17 novembre, 2012
14 novembre, 2012
Poesia...per Lucrezia
Piccola gemma
appena sbocciata,
arcobaleno gioioso
tra noi ti ha portata.
Le mie carezzevoli mani,
serenità trovano
tra i tuoi ricci
mentre
sulle tue morbide guance
si fondono
come stelline,
le mie coccole e i baci.
Ad occhi chiusi
respiro il tuo profumo
di bocciolo di rosa,
dolcissima,
delicata mariposa.
Lucrezia,
mia nuova perla d'amore,
come
materna conchiglia
13 novembre, 2012
09 novembre, 2012
08 novembre, 2012
07 novembre, 2012
06 novembre, 2012
04 novembre, 2012
02 novembre, 2012
Poesia...per i miei genitori
Mestamente
vivo il giorno
del ricordo
di chi ho perduto
in celestial volo.
Mamma, babbo !!
il vostro bagaglio terreno,
involucro breve,
abbandonato
dopo sofferenza,
ha lasciato
dietro le mie
fragili spalle
il baratro
di solitaria consapevolezza.
Son trascorsi
tanti anni,
col pensiero
ho condiviso con voi
gioie ed affanni
ed oggi
immaginarVI
raggi luminosi
del Divino Amore
è consolazione
al mio cuore.
Tetta
01 novembre, 2012
31 ottobre, 2012
Novembre
Acrostico
NOVEMBRE
N uda
O de
V agheggia
E legiache
Magie.
B oschive
R efrattarie
E nfasi
clicca sopra
http://i.picasion.com/pic60/9307cce92a429e5a5ffff226161f0d61.gif
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26 ottobre, 2012
poesia...i ricordi del cuore
Saltellar
di
verginea cascatella,
scoppiettio
di
legna
in
fiamma di camino,
ondeggiar
di
spighe
baciate
dal sole,
splendor
di
papaveri in fiore,
volo
di
taciti gabbiani;
son
cristalline,
fragili
emozioni
di dolce
tuffo
nel
mare,
tra
le onde
di
un sognato amore.
Muto
tangere
di
corpi,
cadenzato
sul
novello vibrar
delle
corde del cuore.
Sguardi
perduti
in
sconosciute
sensazioni,
inebrianti,
passionali,
appaganti
d'amor,
abbandoni.
17 ottobre, 2012
poesia...pensieri
Nella foresta
dei pensieri
piccola anima
vaga
Con cautela
poggia i piedi
segnando
vitali sentieri
Percorsi
di sereno equilibrio
tra
l'essere
l'esistere
il vivere
16 ottobre, 2012
poesia...Pioggia
Collisione
di nuvoloni neri,
scompiglio
nel celeste aere,
così nei pensieri.
Nell'orchestrale grigiore,
ode l'animo,
lontani lamenti
di scheletri emergenti
dai dimenticati vissuti
come onde dagli anfratti.
Piove,
tra fulmini e tuoni,
miscuglio
salato e dolce
di lacrime e gocce.
Piove,
giocoso,
ritmato rimbalzo
di piacevole frescura
sull' assettata natura,
sull'animo
in malinconica postura.
Richiamo,
di elevata purificazione,
alla sorgente
del Signore
che,
nella misericordia
nel suo infinito Amore,
stille di Grazie
dona,
ricompensa,
umana consolazione
08 ottobre, 2012
poesia...Foglie
Giochi di foglie,
dall'Autunno colorate,
coprono il viale
in abbaglio di tramonto
Dal vento,
promotor di danza,
solleticate
obbediscono
al naturale distacco
dalla pianta
in anelata transumanza,
di nuovo cammino
gioiscono,
partecipi
del disegno Divino.
Come delicate maripose
abbarbicate al fiore
si uniranno alla terra,
madre d'amore,
per ogni vitale forma
cibo e calore.
acrostico : AMORE
AMORE
A bbandono
M agico
O ltre
R apporto
E pidermico
AMORE
A bissali
M elodie,
O dorose
R amificazioni
E rotiche
01 ottobre, 2012
benvenuto Ottobre
salve gente...
un abbraccio ottobrino
sole pallido al mattino
salutano l'albero le foglie
di camminate nel bosco, voglie
la mia mano nella tua mano
avanziamo piano,piano
penetrando silenziosamente
odori e colori
rinnoviamo sopiti umori
un abbraccio ottobrino
sole pallido al mattino
salutano l'albero le foglie
di camminate nel bosco, voglie
la mia mano nella tua mano
avanziamo piano,piano
penetrando silenziosamente
odori e colori
rinnoviamo sopiti umori
30 settembre, 2012
Acrostico
SETTEMBRE
S fumata
E stasi
T iepido
T epore
E ssenza
M aculata
B eatitudine
R imembranze
E vanescenti
28 settembre, 2012
Riflessioni brevi
Il mio vagabondare
gocce
Goccia di rugiada
su petalo di rosa
lacrima salata
in dischiusa palpebra,
attesa silente
di atonico raggio
consolatore
discreto
di vitale coraggio.
Aquiloni
Sogni di bambino,
colorati aquiloni
sfuggiti
dalle mani del tempo
nel cielo vagano
lontani
dal destino.
puledro
Chiome al vento
nitrito di puledro
scalpitio gioioso
su ardite vie
in splendore
di attese colorate
mai colse
ragionare dubbioso
26 settembre, 2012
poesia....tenero amante
Abbandonata
all'amor
in delicato gioco
aveva sorriso del
tenero
mai
violento
di lui tocco,
sempre allegro
e scherzoso,
nell'età
verde,
degli amori
dei frutti
dei fiori.
Avevano vissuto
brevi
soleggiate stagioni.
Per lei
tempo è arrivato
di indossare
il vestito ,
di passionali colori,
arricchito.
Così
la foglia,
legata al ramo
da un debole filo,
nell'autunno
della sua vita,
attende
che ,
il vento,
dolce amante
dei giorni suoi,
la prenda
e
in danza volteggiante
la riconduca
al calore
del materno seno,
prima
dell'arrivo
del freddo Inverno.
23 settembre, 2012
poesia..La mia valle
Lo sguardo perduto,
in ammirato silenzio,
nella mia valle,
da sempre,
ristoro
all'umano pensiero,
per l'incanto,
muto.
Campi in ordine schierati
con il fiume Coghinas
confinanti
si perdono
all'orizzonte del mare,
linguaggio d'amore
inneggia il cuore.
Anche ad occhi chiusi
disegno
con la memoria delle stagioni
i rigogliosi vigneti,
i campi di carciofi
i frutteti,
di divine note accordatori,
fra loro,
gareggiano
per tonalità di colori.
In armonia di pace,
integrata
tra i profumi
di calpestati sentieri
della mia valle,
organizzo
positivi pensieri
22 settembre, 2012
poesia...il dolore
Amari pensieri
confluiscono
nella stanca mente,
inibita dal dolore,
come
infrangere di onde
sulla riva del mare.
Lacrime lenitive
sgorgano
in solitudine
di tormentose pene.
Persuasione
che
mai fisico dolore
abbandona l'umano vivere.
In doglie
e in pericolo di morte
spunta il pollone
seppur
gioioso dono d'amore.
La malattia, la vecchiaia
la stessa morte
obbligate tappe di afflizione
in umana sorte.
Faticoso affanno
per sfuggire la sofferenza
è impegno di
vitale speranza.
Nell'animo,
in solitario ripiegamento,
l'umano desio
trova sollievo,conforto
e un senso
all'esistenza
abbandonandosi fiducioso
in preghiera
ispirata
dall'amore di Dio
18 settembre, 2012
poesia...il volo.
Gabbiano in volo
nel cielo rosso del tramonto,
ali spiegate,
mai statiche,
in equilibrio ed eleganza,
Aliante vitale,
felice elargizione
di Divina Sapienza.
Sicuro di sé,
in armoniosa posizione
plana o avanza;
del suo nido dolcezza
e piacere
e piacere
dei doni della vita
ama il godere.
Chinato il capo,
nel tremolio dell'onda,
il riflesso del suo andar
non riconosce
si specchia ,si rispecchia
con angoscia
quel vacillar non è
dell'onda il danzare,
è il modo nuovo e faticoso
del suo volare.
Silenzioso lacrimare
che non cerca pietà,
è l'accettazione
del male
in consapevolezza
e dignitosa attesa
tra le mani del Padre
affida la sofferenza.
13 settembre, 2012
poesia...L'indifferenza
Preso dall' involucro corporeo
del proprio essere
in indifferente postura,
abulica visione della realtà,
è
atteggiamento dominante
della civilizzata umanità.
Egoismo,
di intrinseca volontà,
annulla l'altro
in fragile dipendenza,
abrogandosi il diritto
di togliere al fratello
la vitale dignità.
Sfruttamento
subdolo o evidente,
in ragion del proprio esistere,
impassibile alla morte,
distruzione o guerra,
avvelena l'amore
prezioso perno
di equilibrata rotazione
della Terra.,
L'odio avvilisce l'amore
in continua lotta
con armi di passione
che abilita onore.
L'indifferenza
nutrendosi
di insensibilità, gelo, freddezza
è
meschina , vile
vuota carcassa
di etica repulsione.
08 settembre, 2012
poesia....
melodia
di armoniose note
accompagnano
parole in poesia.
Elevati
pensieri
nell'aere celestiale
inneggiano
all'amore
con pennellate
di poetico
colore.
Oltre l'orizzonte
sguardo
perduto
tra sentimenti
e fantasia
di anima
finemente cesellata,
dal vissuto temprata ,
scaturisce
accordi
di vera poesia
di armoniose note
accompagnano
parole in poesia.
Elevati
pensieri
nell'aere celestiale
inneggiano
all'amore
con pennellate
di poetico
colore.
Oltre l'orizzonte
sguardo
perduto
tra sentimenti
e fantasia
di anima
finemente cesellata,
dal vissuto temprata ,
scaturisce
accordi
di vera poesia
poesia...ispirato pensiero
anime che volano
sulle ali della sensibilità,
al di sopra della presunzione,
delle corporee esibizioni
mai passerella in vanitose forme
motteggiano,
ma
elevata ricerca di interiori
atavici valori
atavici valori
anelano
in condivisione
in condivisione
di scambievoli
significativi attimi fuggenti,
mai perduti.
Sublimazione
dell'essere più vero
in semplicità
di umani limiti
sincero
mai perduti.
Sublimazione
dell'essere più vero
in semplicità
di umani limiti
sincero
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