31 gennaio, 2013

racconto...Un amore..seconda parte


Erano trascorsi diversi anni da quando ziu Giuannantoni, il padrone, aveva preso Giuanneddu a vivere nella sua casa affidandogli il compito “ importante “ di custodire il gregge.
Non avendo figli maschi, il padrone aveva riposto fiducia in Giuanneddu perchè , pur essendo un ragazzo, si era mostrato subito disponibile , servizievole, riservato ma , soprattutto, attento a la “la roba “ del padrone come se fosse sua.
Non fu difficile per padron Giannantonio affezionarsi a Giuanneddu.
Dopo pochi mesi decise di accoglierlo definitivamente nella sua casa.
Chiamò il ragazzo e con fare paterno gli chiese:
- Giuannè ti piacerebbe vivere nella mia casa?
Il ragazzo abbassò gli occhi per nascondere la gioia che gli procurava quella proposta

30 gennaio, 2013

...un amore..prima parte

Romanzo

Di Maria Antonietta Sechi da un'idea di Antonio Pes

La giornata volgeva al termine.
Gli ultimi raggi di sole accarezzavano le colline, e rinfrangendosi sulle più alte rocce del paesaggio , riflettevano caldi colori di porpora e oro su un paesello che, come incanto, si intravedeva in armonica fusione con il paesaggio.
Poche case bianche spiccavano tra i colori della selvaggia natura, abbarbicate in uno spiazzo tra le montagne della Gallura.
L'una accanto all'altra, come gregge di pecore che, intimidite dal buio della sera, si incoraggiano a tatto di vello, nello spazio chiuso dell'ovile.
Qua e là , sparpagliati nel paesaggio , piccoli stazi isolati , colmi di laboriosità e ospitalità.
Gente semplice, viveva il tempo cadenzandolo al ritmo degli avvenimenti naturali.
Al sorger del sole, gli uomini, si recavano al lavoro nei campi o con il bestiame e al tramonto rientravano.
All'alba o al tramonto, il silenzio della natura era interrotto dalla risonanza delle loro scarpe “bollettate” che, battevano sul selciato di stradette appena tracciate, tra i sassi e la macchia mediterranea.
Quella sera , a rompere quell'incanto, fu un gran polverone proveniente da un sentiero che scendeva da

poesia....Desio


27 gennaio, 2013

poesia...serata a Tula

Serata a Tula. 22 maggio 2012

Sesto
Festival Internazionale
della poesia
“ palabra en el mundo”,
Non ringrazierò
mai abbastanza
l'amico poeta
Franco Masia
che,
con il suo invito,
l'uscio ha aperto
alle parole
chiuse nella mente
nel cuor
nell'anima mia.

Nascosi,
dietro
un primaverile venticello
il tremor dell'emozione,
di star di fronte
a sì belle persone,
che,
con il loro poetare
avean dato un senso
all'amicizia virtuale.

Ringrazio tutti,
i nomi non oso elencare,
qualcuno potrei scordare
però una parola d'amor
porti questo
modesto canto
a chi ha recitato
i versi della mia poesia
dandole
del mio dir, dolce armonia.
Oggi preziosa, real amica,
un bacio al soffio a te
“Meloni Enrica”



22 gennaio, 2013

poesia : chiesetta di campagna



Una chiesetta
ai piè d'una collina
in solitaria postura
sorride da tempo
al cielo e
alla natura.

Un vento collinare
che,
da sempre,
tutto muove ed avvolge,
le invocanti
ataviche
preghiere,
sedimentate
tra quelle mura,
fa riecheggiare

Intonate voci
d'amore corale.
Armonioso sentore
di pace,
di uman desio
in abbandono fiducioso
nella misericordia di Dio,
lo spirito mio
coglie.

Instillato
da simile visione,
il cuore,
in assonanza d'emozioni,
d'ineffabili ,
assopite sensazioni,
gioisce
dissetandosi,
in ritrovata fonte,
del Divino Amore.

                                                     

21 gennaio, 2013

L'immagine : racconto brevissimo


L'immagine

Sorride il sole, stuzzica le tenebre che avanzano.
-  Lui un bel maschiaccio vigorosamente salutare,allegramente scherzoso, amante impudico; loro presuntuose femmine, nascondono il potere dei sogni umani sotto il mantello nero, pronte a liberarli a loro piacimento.
 Sono fredde, acidule, non conoscono il calore di un sogno d'amore. Lui , prima del tuffo dietro l'orizzonte, le solletica con gli ultimi audaci raggi. Qua e là deflora loro le mantelle nere...esse sentono accendersi la passione nascosta, schiacciata nei meandri di un 'impronta , antica reminiscenza di un cuore....arrossiscono riflettendo il calor del sole, lo assaltano ma lui..." marameo!" e con un ultimo sorriso sparisce. Le tenebre , nel rincorrerlo, oscurano il cielo...questo dai tempi dei tempi è sempre così...le tenebre conoscono una pallida luna dell'amore. E le stelle?..le stelle son gemiti d'amore di amanti ignudi, in riflessa luce.......

                                                             

10 gennaio, 2013

poesia....l'insonnia

l'insonnia

sono le quattro del mattino
dormono il gallo e le galline,
anche
la campana della chiesa
si riposa
prima del richiamo
alle preghiere mattutine.
Io seduta al p.c.
con l'insonnia accanto
spero che arrivi Morfeo
prima che il gallo e la campana
sveglino i dormienti
con il loro canto.
Prego lo spicchio di luna
di dondolarmi
nella sua cuna
intanto l'alba
cacciando le tenebre avanza
e io?
io Morfeo
attendo con pazienza

05 gennaio, 2013

poesia...libere impressioni

Libere impressioni....

.
Brontolio di nubi tempestose
nel cielo di primo mattino
violano il lento risveglio
del corpo in cerca
del vagante pensier mio.
Attaccata al sonno,
come bimbo al materno seno,
evito l'incontro con il real grigiore
di martellanti informazioni,
ove il falso più che il vero,
distrutti arcaici umani valori,
ha reso incerti i domani.
Tra tuoni e lampi
è esploso il temporale.
Ascolto attentamente,
ad occhi chiusi
m'inebrio
della sua musica divinamente
ancestrale,
allontano dalla mente
quella
fastidiosamente gracchiante,
volutamente angosciante
dello “spread”, del politichese,
di fallite attese.
Intanto piove.