Erano
trascorsi diversi anni da quando ziu Giuannantoni, il padrone, aveva
preso Giuanneddu a vivere nella sua casa affidandogli il compito “
importante “ di custodire il gregge.
Non
avendo figli maschi, il padrone aveva riposto fiducia in Giuanneddu
perchè , pur essendo un ragazzo, si era mostrato subito
disponibile , servizievole, riservato ma , soprattutto, attento a la
“la roba “ del padrone come se fosse sua.
Non
fu difficile per padron Giannantonio affezionarsi a Giuanneddu.
Dopo
pochi mesi decise di accoglierlo definitivamente nella sua casa.
Chiamò
il ragazzo e con fare paterno gli chiese:
-
Giuannè ti piacerebbe vivere nella mia casa?
Il
ragazzo abbassò gli occhi per nascondere la gioia che gli procurava
quella proposta