30 novembre, 2012

Racconto : ancora una volta è Natale....


prima parte

Tea aprì gli occhi.
Subito li socchiuse.
Come sua abitudine, al risveglio, le piaceva raggomitolarsi tra le coperte, in posizione fetale. Aspettava così che sua madre entrasse a svegliarla con le sue tenere coccole.
Dalla cucina arrivava l'aroma familiare del caffè che, spinto da un'allegra fiamma, saliva, brontolando, nello stretto passaggio della caffettiera; la bambina udiva il crepitare della legna nel fuoco del caminetto che spandeva nell'aria la melodia scoppiettante delle scintille insieme al profumo delle bucce delle arance essiccate, che la mamma vi gettava dentro per nascondere l'odore acre del fumo. Tea si crogiolava in quei segni familiari tangibili espressioni d'amore e sicurezza per il suo esistere.
Anche il vociare dei fratellini Franco e Paolo, che allegramente si punzecchiavano tra loro o stuzzicavano lei affibbiandole sopranomi mielosi: “la principessa di casa”...”scemina”
Tea sbuffava apertamente con frasi : “ smettetela stupidini”...”mamma, li senti? Uffa!!”
Anche questo faceva parte della serenità, dell'amore della famiglia.
La bambina ne era pienamente consapevole e in quella nuvola di affetto mattiniera si tratteneva come lucertolina sul sasso riscaldato da raggio di sole.
Entrò sua madre:
“amore sei sveglia?...ma ti sei scordata?.” le chiese sedendosi accanto.
“ oohhh mamma !! è vero oggi è Natale!!!”
esclamò,la bambina, sedendosi di botto sul letto.
“ è arrivato Gesù Bambino?” chiese saltando felicemente tra le braccia della mamma.
“ ma, non so !” rispose la donna “ dal chiasso dei tuoi fratellini direi di si!”
In quel mentre Paolo si affacciò alla porta della cameretta e puntando una piccola pistola di latta nera , ove accanto al grilletto pendeva una strisciolina di carta rosa con dei puntini marrone, esclamò:
“ sono il principe azzurro e son venuto per svegliare la bella addormentata !!” così dicendo sparò alcuni colpi.
Ad ogni colpo la striscia rosa si spostava in avanti di un pallino riempiendo l'aria attorno di un odore acre.
Tea non brontolò, scese velocemente dal letto, passando accanto a Paolo gli fece la linguaccia ed arrivò di corsa nella sala.
Davanti alla finestra vi era l'albero di Natale tutto illuminato.
La famiglia lo aveva preparato insieme al presepio la sera innanzi, prima della mezzanotte, perchè come disse la mamma “ prima della mezzanotte tutto deve essere pronto per l'arrivo del Bambino Gesù, subito la preghierina e tutti a nanna!”
“ mamma” aveva chiesto Franco “ ma siamo sicuri che Gesù Bambino passerà nella nostra casa?”
“piccolo mio !” rispose la mamma “ Gesù Bambino porterà i doni solo ai bimbi che sono stati buoni...perciò ...!” lasciò così un dubbio sospeso nell'aria
“mamma ma noi siamo stati buoni?”
“ognuno di voi ci deve pensare! “
“ magari a noi non porterà niente perchè litighiamo!” disse Franco rivolto a Paolo
“ e si, intervenne Tea e quel che fate a me? Mi date sopranomi cretini...e poi “ aggiunse approfittando di una pausa di riflessione dei penitenti “ vi siete forse scordati degli scherzetti?”
Paolo e Franco ascoltarono mortificati la lista che la sorella sciorinò:
  • la mia bambolina di pezza annegata nel vasino della vostra pipì.
  • La ciabatta che mi cade sulla testa quando apro la porta della mia cameretta.
  • Il vostro orribile viso spiccicato sul vetro della mia finestra......
“ scusa!” chiesero entrambi “ noi lo facciamo per farti giocare con noi …”
Intervenne la mamma “ su,sù...preghierina e tutti a nanna...oggi è stata una bellissima giornata ma piena.
In realtà la vigilia di Natale era stata una giornata piena : tutta la famiglia si era impegnata nella preparazione dell'evento.
Al mattino, dopo colazione, la mamma ed il papà avevano aiutato i loro figlioli ad indossare giubbotti pesanti, guantini di lana, sciarpe e passamontagna.
I tre bambini erano felici, il loro papà aveva annunciato:
“ si va in montagna, posteggeremo la macchina vicino un sughereto e scarpineremo a piedi per cogliere muschio e tronchetti di sughero caduti per terra...”
“ evviva!” saltellarono i bambini “ prepareremo il presepe e sarà Natale!!!”
“ papà, papà !” chiese un gasato Franco “ come lo scorso anno, potremo raccogliere tronchetti solo dal terreno, possibilmente quelli sui quali sono cresciuti muschio e funghetti...”
“ ma anche rametti e piccole felci..!” aggiunse Paolo
“ sarà un bellissimo presepe !!! disse la sua, anche Tea.
“ Papà, alla sera potremo portare le pecorelle dentro il recinto? “ chiese Paolo
“ seee!” rispose con ironia Franco “ magari ci farai nevicare sopra prima un sacchetto di farina e dopo un paio di sacchi di sale, e farai il pastrocchio dello scorso anno...”
“ io volevo solo fare la neve!” intervenne piagnucolando Paolo
“ smettetela!!” dissero il papà e la mamma ,altrimenti perderemo solo inutilmente il nostro tempo. Oggi sarà una giornata speciale. Tenete presente le regole imparate lo scorso anno!!”
Allegramente partirono.

                                        


2 commenti:

Célia Maria de Sousa Arruda Jacobino ha detto...

Ciao!
Le storie sempre ci fanno viaggiare e andare al mondo della fantasia, amato questa storia.
Sono arrivato qui tramite amici, e sono molto piaciuto a seguirti.
Sono stato invitato a venire a sapere che il mio piccolo angolo, spero che vi piaccia.
Congratulazioni per il vostro cammino.

bianco su nero ha detto...

benvenuta nel mio blog.
Grazie.
visiterò volentieri il tuo
a presto
maria antonietta