30 dicembre, 2012

per Cesare

ciao Cesare
amico, cognato
con la stessa discrezione,
con la quale hai vissuto,
te ne sei andato.
La tua anima,
le ultime terrene lacrime
di amaro dolore
ha versato
tra le mani pure
di un angelo
mandato dal Signore.
Nella Sua luce
tu possa risplendere,
e dissetare il desiderio
d'esser avvolto da vero amore.



                                    

20 dicembre, 2012

breve racconto...oltre il muro del silenzio

Specchiandomi nel riflesso dell'acqua , gli occhi frugavano nei reconditi pensieri dell'anima.
 Muri di silenzio attraversarono.
 - Che cerchi?- sussurò il tremolio dell'onda
- non so!- risposi
- ma tu chi sei ?- chiesi
- non mi riconosci?...sono parte di te, tu mi hai creata nell'età dell'adolescenza...sono la tua malinconia -
- malinconia perchè mi stai accanto?-
- tu mi hai chiamata, perchè ti tenga compagnia nel cammino dei ricordi ...-
- quali ricordi?-
Presami per mano, attraversammo i muri del silenzio. Con meraviglia rividi il Natale della mia infanzia.
Il bambinello scalzo con addosso una camiciola bianca sorrideva e saltellava illuminandomi di raggi di luce ...riflessi di gioia.
" vai subito a fare la nanna!!!- mi disse
- sei una brava bambina, stanotte ti porterò un dono...-
Riconoscendolo il cuore s'illuminò di quella infantile gioia del Natale.
- perchè oggi non lo sento più così?-
- perchè per sentire la gioia del Natale bisogna avere il cuore puro come quello di un bambino-
Pensando alla realtà che mi circondava , lacrime zampillarono sull'onda.


                                

19 dicembre, 2012

alla sera..pensiero



....Ho camminato con te sui sentieri della vita.
Nella foresta, tra le fronde dei miei confusi pensieri ho cercato, mai invano, la tua forte mano, sempre tesa, pronta a cogliere le mie lacrime smarrite nelle ombre mostruose del buio della sera.
Al mare affidavo le orme leggere del mio andare nel tuo pensare e quelle più pesanti della paura dell'icognito , del domani, del mistero.
Tu camminavi , in paziente attesa, su quelle orme del mio incerto vivere.
Quando sarò cenere vorrei riposare nel calor della tua mano. Quando mi raggiungerai humus, in parte, saremo , dono d'amor della Madre Terra.
Il  vento , della nuova Primavera, solleverà, la cenere virginea del nostro " essere" e, come ali le guiderà al principio della vita, verso colui che conosce i segreti del nostro viver terreno : il mare

                                  

15 dicembre, 2012

Racconto notturno di un'anima errante



Nel sonno , la donna sognava sereno.

Improvvisamente qualcuno le fece lo sgambetto facendola ruzzolare nel vuoto.
Ma che dico volare?', proprio  precipitare.
Si guardò attorno, cercando un angelo per appiglio, quando sentì due braccia tenerla e rallentare la "caduta in picchiata"

Il cuore le batteva come un rombante motore impegnato nelle 1000 miglia.
Calmatasi si voltò per ringraziare l'angelo e la vide : la strega, la str..za, anzi quella stregonza de ll'insonnia
" grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!" fece la donna
"ahahahahah" rise divertita l'insonnia, poggiandola con un tonfo, fuori dal sonno. La donna aggrappata al lenzuolo, che per fortuna la potè trattenere ancorata al letto per via dell'imbragatura degli elastici, si svegliò.
" ti prego" disse all'insonnia , sperando d'impietosirla" restituiscimi il sonno, riportami tra i colori arcobalenici del mio sogno. Se veglierò, con gli occhi sbarrati nel buio, domani sarò uno straccio!"
" moccio o vileda?" rise quella stregonza spiritosa.

11 dicembre, 2012

Buon Natale...poesia


Un augurio di
significativo, reale buon segno
che dia serenità
come un bel sogno:
a chi mi vuole bene,
a chi si sente solo,
a chi sta male.
A chi è abbandonato
nella casa di riposo o all'ospedale,
A chi ha il lavoro perduto
ai giovani che non lo han mai avuto.
Ai bambini abbandonati , violati
a quelli “pacchetti” di genitori separati,
Ai barboni accasati nei sottoscala
con il cielo per tetto,
i cartoni per coperte e letto.
A chi paga il fio degli errori
con la pena
di contare in galera i suoi giorni.
A tutti quelli che soffrono
di invisibile dolore,
a chi non ho menzionato
per incosciente errore
un segno
del Messaggio natalizio
VI riscaldi il cuore....

                                                             mariantonietta

    

02 dicembre, 2012

Racconto: ancora una volta è Natale....fine

L'aria nel bosco era frizzantina.
Pizzicava i nasi arrossandoli.
Tea, Franco e Paolo seguivano il papà e la mamma che, avevano raccomandato loro di stare vicini, di non allontanarsi.
I bambini raccoglievano il materiale che la natura aveva scartato depositandolo al suolo.
Per ogni “pezzo” raccolto ciascun bambino esprimeva la sua proposta creative per il presepe.
Le voci gioiose si accavallavano l'una sull'altra:
mamma, papà guardate questo tronco ha la forma di una grezza grotta”
papà ho trovato del muschio con i funghetti colorati!”
ecco una piccola felce”..
il corbezzolo !!!!!, prendiamone alcuni rametti con i loro frutti accesi faranno colore nell'albero.!”
ho trovato l'agrifoglio!!!!”
I due genitori stavano attenti e raccomandavano ai figlioli di rispettare la vita nel bosco.
Il papà, per dare l'esempio, con una zappetta raccolse il muschio con la zolla della terra, così fece per le felci.
Ognuno metteva le “preziosità” nel proprio cestino e man mano che questo si riempiva cresceva nei loro cuori la gioia del Natale.