04 maggio, 2018

Poemetto..Eleonora d'Arborea IV parte con traduzione

Elionora d'Arborea

Scredula pà l'accoldi rinnuati
tra lu maritu e lu Re, Elionora,
ditilmina chi di nimistai è ora
puru pa' prissioni di la so' genti.
La gherra sciuppa e Brancalioni
è stragnu a la colti di Barcellona,
di pudè turrà in Tarra isulana,
che midiatori iddu,si prupponi.
All'istanti, lu Re scarazzata la cara,
trattini, prisgiuneri Brancalioni,
lu ciudi,chena rigaldu in prisgioni
pa'fà prissioni d'arriggì Elionora.
Immidiati s'abrini li trattazioni
mal' avanzàni, grèi di difficultai
i l'istoria v'è cunfusioni di 'iritai
tra li conti e la documentazioni.
Poi zinc'anni sò l'accoldi di pazi
ma non la libaltai di Brancalioni
la giudizi ha di zidì a lu Padroni
alta tarra, genti e cant'a iddu piazi.
Andani li trattativi pà alti dui anni
primma di turrà libaru Brancalioni,
chi attidiatu che trumma di dimoni
vìula la pazi e,di gherra, sò affanni.
Chissu trattatu pà iddu nò ha 'alori
palchì tiratu a folza cun lu ricattu,
di li tarri rispaltuti in chissu pattu
lu Casatu Doria è l'unicu pussissori.
Ciariti l'imbilghi cun la mudderi
accoldani d'aunì c'un solu duminiu
l'isula tutta e, aizzendi pà lu Re odiu,
maritu e mudderi avanzani gherreri.
E' una suzza gherra di preputenzia,
malcata di sangu e d' arrigimenti.
Sendi li pazeri òbarendi lentamenti
arrea la pesti. La molti nò diffarenzia.
Si cumpri cussì lu distinu di la dama
prutagunista i la storia di la so' Tarra.
Attenta a li diritti e duveri, Elionora,
i la “Carta de logu” poni la sò filma
di cunniscènzia e saittù di giudizi,
esèmpiu di mamma, dizisa e folti
pà dugna classa è attenta a li diritti...
pur'abali, di la sò tratta si zilca e scrizi





Eleonora d'Arborea

Incredula per rinnovati accordi
tra il marito ed il Re, Eleonora
pensa che è arrivata l'ora di riaprire le ostilità
richiesta, perfino, dalla sua stessa gente.
La guerra scoppia mentre Brancaleone
è ospite alla corte di Barcellona,
di ritornare nella Terra isolana,
come mediatore , egli, si propone.
Immediatamente, il Re, tolta la maschera,
trattiene in ostaggio Brancaleone,
rinchiudendolo, senza riguardo, in prigione
per costringere alla resa Eleonora
Immediatamente si aprono le trattative
che si prolungano, grevi di difficoltà
nella storia si confondono le verità
tra i racconti orali e i documenti
Dopo cinque anni si raggiungono accordi di pace
ma non la liberazione di Brancaleone,
la giudicessa deve cedere al Padrone
altri territori, genti e quanto piace a lui.
Proseguono i patteggiamenti per altri due anni
prima che ritorni libero Brancaleone,
che infuriato come un branco di demoni
vìola la pace e della guerra ritornano gli affanni.
Quel trattato, per lui, non è valido
perchè estorto con la forza del ricatto
e le Terre ripartite in quel patto
sono possedimenti del Casato dei Doria.
Chiariti, con la moglie, i malintesi
concordano d'unire sotto un unico dominio
l'intera isola e, fermentando per il Re odio
marito e moglie lo attaccano guerreggianti.
E' una sporca guerra di prepotenza
segnata da sangue e tregue di stanchezza.
Mentre gli ambasciatori lavorano lentamente
arriva la peste. La morte non fa differenze.
Si compie così il destino della dama
protagonista nella storia della sua Terra.
Sensibile a diritti e doveri, Eleonora,
nella “Carta de logu” impronta
la sua cultura e saggezza di giudizi,
esempio di mamma decisa e forte,
per ogni classe è attenta ai diritti...

Ancora oggi, si cercano le sue tracce e si scrive