mi presento







Maria Antonietta Sechi insegnante di scuola primaria in pensione è nata a Portotorres da genitori di origine sassarese.
Sposata, vive a SANTA MARIA COGHINAS da oltre quarant'anni.
Si diletta a scrivere con passione poesie in italiano e in vernacolo (gallurese-coghinese, portotorrese). Compone abilmente anche racconti in italiano.
Teneri Haiku e satirici Limerick che pubblica nel suo Blog
http://lafantasiaeiltempo.blogspot.it
A Pasqua 2013 è uscita la sua prima pubblicazione "WAI,WAI" un racconto per adolescenti edizioni "il ciliegio“.
Premi e menzioni
2014
Concorso prosa e poesia
“Mariuccia Ruju Dessì FIDAPA Italy”
-Menzione d'onore con la poesia “Armonioso intreccio”
-Secondo premio prosa con il racconto “ Tay “
Anno 2015
Concorso in “limba sarda” indetto dall'Associazione AUSER di Budoni
-Primo premio con la poesia in gallurese-coghinese “Cleopatra in Gaddhura”
“Concorso Rosilde Bertolotti” in lingua sarda indetto dall'associazione FIDAPA Sassari
-Primo premio con il racconto in gallurese-coghinese “lu banzigu di mamma”
Anno 2016
Concorso “contos e paristorias” indetto dall' associazione culturale di Suni
Menzione d'onore con il racconto in gallurese-coghinese
“ lu battiu”


Quale grande onore essere classificata tra i poeti sardi...http://www.luigiladu.it/poesias/Elenco_poeti/sechi_maria_antonietta.htm







mi chiamo Maria Antonietta, per gli amici Mietta o come mi chiamano in famiglia Tetta
Due anni fa, quando andai in pensione, decisi di aprire un "blog" per realizzare un mio sogno nel cassetto: scrivere.
Per anni ho insegnato nella scuola elementare, mi sono occupata della crescita di generazioni di bambini.
Dico crescita perchè la passione per il mio lavoro, il senso di responsabilità mi ha spinta a lavorare non solo sull'alfabetizzazione all'apprendimento ma allo sviluppo dellle varie sfaccettature della personalità soggettiva.
Attenta all'individuo, nelle capacità innate e nei vari influssi condizionanti del suo vissuto, ho lavorato fuori da rapporti empatici con vero amore materno.
Adesso mi dedico a scrivere racconti, poesie in italiano e sardo. Mi diletto ad inventare Limerick satirici e teneri haikù.Adoro gli aforismi.
Nel mese di Marzo è uscita la mia prima pubblicazione...eccola






come potete vedere ho dipinto,anche, alcune tavole illustrative.
Mi farà piacere ospitarvi nel mio blog...sarò felice se lascerete un saluto
grazie.................mariantonietta

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La famiglia TOLA


La famiglia da cui discendo da parte di madre è la famiglia " Tola" .
Sono orgogliosa di questa appartenenza perchè è legata alla venerazione per la Madonna de La Salette a Sassari.
Ricerca documenti storici e articolista : Tola Giampiero figlio di Michele Tola
versi di Maria Antonietta Sechi ,figlia di Rina Tola





Il culto per la Madonna De La Salette a Sassari ,nasce pochi anni dopo l'apparizione della Madonna ( sabato 19 settembre 1846 ) avvenuta in prossimità del villaggio de La Salette nel sud-est della Francia a due pastorelli, Massimino Giraud e Melania Calvat, rispettivamente di 11 e 15 anni.
La statua de La Madonna de La Salette , presente nella saletta sinistra all'ingresso della Basilica del Sacro Cuore, è opera di raffinati artisti del settore e fu portata dalla Francia dall'antenato SEBASTIANO TOLA
discendente da una famiglia con tracce di nobiltà di origine spagnola, dalla seconda metà del 1300, il quale recatosi in Francia per i suoi commerci, si trovò afflitto da una grave malattia e da uomo devoto invocò l'intercessione di NOTRE DAME DE LA SALETTE, grazie alla quale, guarì miracolosamente.
Al suo rientro a Sassari , in segno di Grazia ricevuta, portò con sè l'effigie di quella Madonna e la diede in dono a suo figlio IGNAZIO ( 1882-1971) in occasione del suo battesimo, con l'intendimento che la statua avrebbe dovuto essere tramandata nella discendenza, da un SEBASTIANO ad un IGNAZIO nella famiglia medesima.
IGNAZIO TOLA ( mio nonno) istituì anche un GREMIO SENZA CANDELIERE , dedicato a la Madonna de La Salette, protettrice dei contadini .Alla sua morte fu dimenticato ma che in futuro potrà essere riportato alla considerazione che merita.

la Madonna de La Salette

Nostra Signora de La Salette!!
Dinanzi a Te ,
con occhio lucente
in rinnovato splendore di beltà,
il pensier,
dai meandri della mente,
richiama l'avo Sebastiano Tola
di nobiltà spagnola,
che affidò alla Tua bontà
l'intercessione
per la sua
miracolosa guarigione.
Per devota gratitudine
la Tua effigie portò con sé
e ,di generazione in generazione,
accrescendo nel sassarese
la devozione,
un Ignazio o un Sebastiano
al Tuo Amore affidò
la protezione
di ogni individuo della famiglia,
chiedendo perdono
per colpe di umana fanghiglia.



Sotto il Tuo mantello
celestial protettiva ala,
tra Melania e Massimino,
s'inchinavan “ oh Nosthra Signora!!”
dal più grande al più piccino;
non Ti han mai lasciata sola
generazioni di Tola.



Di Ignazio gli eredi
al popolo ti han donato
per adorarti ,mamma d'amore,
in degno rifugio
nella Basilica del Sacro Cuore.

                                     




Ignazio Tola e sua moglie Antonietta Pintore diedero al mondo una numerosa prole ;
Maria Francesca, SEBASTIANO, Pietro, Salvatore, Annita, i gemelli Michele e Giovanni, Rina e Giuseppe.
Sebastiano Tola ( 1907-1982), lasciò in eredità la statua a suo figlio Ignazio ma. Poiché questi non risiedeva più in città, al fine di perpetuare la venerazione per la Madonna de La Salette a Sassari, la famiglia decise di donarne il Simulacro alla chiesa del Sacro Cuore , nel frattempo eletta a Basilica minore con Decreto di Giovanni Paolo II, emesso il 2 Giugno del 1980.
Da allora,la statua de la Madonna de La Salette è conservata nella Cappella sinistra della Basilica del Sacro Cuore accompagnata da opere ( olio su tela) del grande artista sassarese COSTANTINO SPADA, autore dei magnifici affreschi , delle vetrate e dei mosaici che hanno contribuito ad elevare a Basilica la chiesa del Sacro Cuore.
Ogni anno in occasione della ricorrenza della prima apparizione ( 19 settembre) , il Simulacro della Madonna de La Salette viene portato in processione sorretta a spalle da una giovane generazione dei Tola insieme ad un gran numero di fedeli in preghiera.
La processione nel breve percorso nei dintorni alla chiesa passa accanto alle abitazioni dove vissero Ignazio Tola ( via Vecellio) e Sebastiano Tola ( vi mons. Piga) quasi a rinnovare preghiere e devozione a Nostra Signora de La Salette , Riconciliatrice dei peccatori , invocando per Essi, i loro eredi e per tutta la Comunità Cristiana la Materna protezione.
Nel corso degli anni la statua aveva subito le offese del tempo .
Ultimamente , grazie alla ereditata devozione e alla sensibilità degli eredi di Ignazio Tola ( terza, quarta generazione...) la Statua è stata affidata alle mani del “ maestro” FRANCO FARINA che con abili ritocchi l'ha riportata al suo primario splendore.
La statua prima dei ritocchi



dopo i ritocchi

                                                                                                    dopo




i dettagli del volto : prima e dopo








prima



















preghiera scritta dan nonno IGNAZIO TOLA

Le mie preghiere

Nosthra Signora de La Salette!!
Sia Tu glorificata
in Terra come in cielo,
il Tuo nome sia fonte d'ispirata
venerazione di Tua Preziosità
dell'Onnipotente Onore:
Madre, Figlia, sorella, sposa
dell'Uno e Trino complemento d'Amore.
mariantonietta


Nosthra Signora de La Salette!
Asciuga le lacrime
di chi oppresso dall'afflizione
in tristezza e desolazione
a Te si affida
Madre di consolazione.



Nosthra Signora de La Salette!!!
Riconciliatrice dei peccatori
parla alle umane menti e ai cuori
chè, in perduta Fede nel Tuo figliolo,
in superba presunzione del proprio IO,
distruggono la Terra e i frutti di Dio.
Allontana distruzione e guerra
mostra la Tua potenza Materna,
fa sì ,che come spighe di grano,
elevate al raggio del sole
prendendoci per mano,
formiamo per Te una corona dorata
e alla fine come farina amalgamata
possiamo lievitar d'Amore
per esser pane profumato
sull'altare del Signore.



Sono nata a Portotorres , costa Nord Sardegna da genitori do origine sassarese.
I miei nonni paterni erano commercianti. 
Nonna Angela gestiva un "emporio con licenza di buticca"
Spiego: l'emporio era una sorta di market dove vendeva di tutto, dagli alimentari, alla merceria, pasticceria, abbigliamento.
La licenza di "buticca" le permetteva di schiacciare e pesare il chinino o erbe medicinali su richiesta medica, praticamente buticca significa farmacia.
Nonno Peppino, accanto all'emporio aveva una officina con noleggio di biciclette .
Non c'erano le macchine e ,soprattutto, per chi arrivava al porto con il vapore , la bici era il mezzo più veloce per muoversi. I treni che collegavano con Sassari avevano orari lunghi.
I miei nonni stavano bene economicamente ma io andavo fiera della loro fama.
Allevavano in casa loro delle ragazze orfane, come se fossero loro figlie. Lavoravano tutti e per tutti c'era cibo, vestiti. Quando si fidanzavano il candidato chiedeva la mano ai miei nonni che organizzavano il fidanzamento e la dote. Nonno accompagnò all'altare sette di queste "figliole", nonna si emozionava ad ogni matrimonio, era la nonna dei loro figli.
Fece studiare a prete un ragazzo orfano la cui madre aveva trovato rifugio nella casa dei miei nonni, ed io fino qualche anno fa ebbi uno zio prete.


io da piccola





2 commenti:

Gianna ha detto...

Piacere di conoscerti, Mietta.

A presto.

bianco su nero ha detto...

ciao Gianna
grazie per la visita...a presto