10 marzo, 2011

raccconto : il vecchio cieco

Un  vecchietto, poggiandosi su un bastone, attraversava il ponticello di legno che, univa le due sponde di un fiumicello che si immetteva nel lago vicino al paesello.
Una donna si trovava nei pressi del ponte.
Lo aveva scelto, come punto di riferimento, per dipingere quel tratto dell'argine del fiume , dove era cresciuta un'intensa colonia di papaveri rossi in mezzo all'erbetta  ed ai cespugli che profumavano di tutte le variazioni chiaro-scure di verde.
Seduta con la sua tela, i pennelli e la tavolozza dava teneri colpi di pennello mescolando i colori...............sentì dei passi sul ponte, si fermò ad osservare lo strano modo di avanzare di un vecchio : camminava incerto , quasi claudicante, incuriosita , la donna si avvicinò.....gli offrì aiuto......il vecchio lo rifiutò, dicendo che egli era cieco ma vedeva molto di più di chi aveva occhi per guardare.
Rosalba, così si chiamava la giovane donna, incuriosita gli chiese di raccontarle di come vedeva le cose e lui , rilassatosi spiegò che osservava tutto attraverso i sentimenti :
"il sole, per esempio, per me è informe, ma il suo calore mi riscalda il corpo, mi dà serenità, la serenità mi richiama l'amore di un'amicizia, della mamma, di una donna."
"Continuate!" pregò la donna
"Adesso siamo su un ponte di legno, sotto sento il fiume scorrere sereno, nel suo letto che attraversa un prato ricco di papaveri, erba profumata; poco prima  sentivo, il fiume, saltellare allegramente felice e giocherellone tra i sassi della cascatella ,dopo esser uscito dalla sorgente, come bimbo appena nato......"
Rosalba : dite di me!
Il vecchio sorridendo : siete donna serena,  profumate di giovinezza, i vostri capelli lunghi sono sciolti ed il venticello li ondeggia sulle vostre spalle come velo da sposa: siete innamorata perchè in questo sprazzo di paradiso dipingete i papaveri  simbolo del fuoco della passione.!"
..........................E così continuò esprimendo una cooscenza profonda e piena di saggezza.
Poi invitò la donna a "guardare" le cose chiudendo gli occhi.
Rosalba chiuse gli occhi, sollevò il viso verso il sole e vide il suo amore che le sorrideva da sotto il balcone, quel sorriso sapeva di macchia mediterranea e di rosmarino; sentì le sue carezze morbidi e rassicuranti che, le contornavano gli occhi e il viso.
Rincontrò i suoi occhi lucidi e profondi che, parlavano d'amote con la voce del silenzio; sentì fortemente la sensazione delle mani che si intrecciavano trasmettendo messaggi di tenerezza con lievi tocchi dei polpastrelli.......sentì i suoi baci , in riva al mare che, sapevano di salsedine e di maestrale...............le sue forti braccia che la stringevano, facendola sentire protetta come dentro una campana di vetro.................la donna, ad occhi chiusi, vide la felicità fata di morbide pennellate di colori intensi e caldi....
Quando riaprì gli occhi si sentì serena come non lo era mai stata...ringraziò il vecchio per averle insegnato ad osservare la realtà ad occhi chiusi.
Salutatolo. riprese a dipingere la realtà osservendola con nuovi occhi e rappresentandola con le forme e i colori dei sentimenti
Quando il sole iniziò a tuffarsi nel lago, Rosalba, soddisfatta del pomeriggio trascorso così intensamente, ritirò
il materiale e riprese la strada verso il suo paesello ove , nella sua modesta casetta avrebbbe atteso il ritorno del suo amore, che avrebbe risalito, con la zappa sulle spalle, la stradina acciotolata.

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