13 marzo, 2011

poesia: come il maestrale................


Seduta sullo scoglio
sto di fronte al mare
L’onda  si accavalla
imbizzarrita
sotto l’urlo del maestrale.
Dal mio gelido viso
Niente traspare
del tumulto che, urla
dal mio cuore:
L’incertezza  del domani,
la sporcizia
del mondo che mi
circonda.
Mi torco le mani
nella disperazione
di un grigio futuro
che, l’uomo ha costruito
come zoccolo duro.
L’odio  ha preso
 il posto dell’amore
il dio denaro,
la presunzione,
gli idoli di cartapesta,
hanno ucciso sentimenti e morale
nella mente e nel cuore.
Dove sta la poesia
della natura?
della Madre Terra?
degli alberi che mutano
con le stagioni
i colori?
del grano che matura?
dei covoni nell’aia
baciati dal sole?
degli animali aiuto dell’uomo
dono del Signore?
Seduta sullo scoglio
Affido la mia tristezza
al vento
perché la faccia
volar via come un foglio
di giornale gettato per terra
con i volti dei giovani
uccisi in guerra,
con  le  mani assassine
del fratello,
delle nefandezze umane
grande fardello..
Che posso fare io
piccolo scricciolo?
Proprio niente!
Se non osservare
la distruzione
dell’uomo
Bestia intelligente!.
Mentre, impotente osservo
L’onda imbizzarrita,
penso che la natura
fermerà il vento,
ma nessuno
la mente umana
impazzita.!












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