Ho attraversato l'Oceano con una barchetta
Il
calore della Terra
nel
pugno della mano,
nel
cuore
i
chiaro-scuri della vita
radicati
in fretta
nel
tempo
della
verde stagione
quando
ancor
incerto pollone
cercavo
il lume solare.
L'andare
sui solchi
dei
carri e dei buoi,
della
casa
profumi
e sapori,
del
natio paese
gli
umori.
Legati
con spago
nella
valigia,
rinfusi
tra
sogni, speranze,
incertezze
ed affanni
dei
miei quindici anni.
Come
barchetta,
abbandonate
sullo scivolo le ruote
son
varato sull'onda.
Negli
infiniti orizzonti
ho
espirati i miei silenzi.
Ho
chiuso le paure
tra
pareti di onde
l'oceano
mi
fu padre,
la
solitudine
madre
La
scorza segnata
dal
lungo navigare
prosegue,ora,
la via
sulla
terra natia
Ma
solo
nel
profumo del mare
ritrovo
il mio “essere”,
e
la strada del mio andare.
Tetta
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