piccoli
solchi,
segnano
del tempo l'avanzare,
sul
viso allo specchio,
raccolto
in sguardo corporale.
L'occhio
in grigior di tristezza
osserva
il mutamento
non
coglie, dell'età avanzata, la bellezza,
ma
la caducità, pensiero di tormento.
Corpo
celebrato in vigore di sola avvenenza
cecità
induce sull'animo, essenza immortale;
invisibile
proiezione, dell'essere naturale,
sull'immensità
del percepire ciò che non ha presenza.
L'animo
etereo, attraverso
cercati
spiragli di vita su percorsi spirituali,
s'immerge
tra le beltà dell'Universo
costruendo
la miglior parte di sé stesso.
Così,
mentre, l'amato , curato corpo avvizzisce
come
fiore ripiegato, nella valle del tempo,
lo
spirito temprato di luce, ringiovanisce
di
coltivato splendore, fino all'abbandono dell'involucro spento.
Nessun commento:
Posta un commento