“mio cuore”
“Piacere ed io sono Antonello,
fratello della mamma nonché padrino della bambina!”
Si presentò così un giovane spuntato
improvvisamente tra Maria e suo marito Nicola che, sulla porta di
casa, ricevevano gli invitati per festeggiare il primo compleanno
della loro bambina : Mara.
Tea era arrivata alla festa insieme a
suo fratello Paolo neo fidanzato con Anna.
Sua madre aveva insistito perchè Tea,
Paolo ed Anna rappresentassero a quell'invito i genitori che erano
impediti da un precedente impegno.
Tea era nella sua cameretta , seduta
alla scrivania , la testa china sui libri preparava gli orali per la
maturità.
Udì la voce della mamma:
“Tea,Tea...dove sei?”
“ma mamma dove vuoi che sia? Sto qua
a provocarmi crampi allo stomaco, così giusto per farmi del male!”
rispose nervosetta la ragazza.
“ ma che modi sono questi?”
intervenne stupita sua madre
“scusami mamma! sono stanca, annaspo
in una marea di nozioni. Io odio la matematica, centoventi teorema
studiati a memoria che si concludono tutti con una frase magica –
come volevasi dimostrare- dimostrare che? Spiegatemelo?...se non
capisco, io a memoria non ricordo nienteeee! “ scoppiò in lacrime
.
Sua madre le si avvicinò :” senti
piccola, è l'effetto stress! Hai un'ottima ammissione , sei
soddisfatta degli scritti...”
“ma mamma lo capisci che sarò
interrogata l'ultimo giorno?...lo capisci che le mie amiche hanno
concluso e vanno tranquille al mare?” la interruppe con irruenza
Tea
Sua madre l'abbracciò poi con tono
comprensivo e rassicurante
“ Tea!, adesso chiudiamo i libri!”
disse accompagnando al dire il fare “ adesso farai un bagno
rilassante , ti darai un po' di trucco per far sparire il pallore e
con Paolo ed Anna andrete al compleanno della figlia di Nicola!”
“ nooo, non chiedermi questo...ora
potrei andare solo ad un funerale!” esagerò con convinzione la
maturanda.
“ohhh... vengo anch'io?” canticchiò
il tormentone di una canzone di moda, con l'intento di
sdrammatizzare sua madre, mentre, sollevava la sua reticente figlia
dalla sedia.
“Anche io ho vissuto l'ansia della
maturità, credimi fra qualche anno, quando avrai superato alcuni
esami all'università e nella vita sorriderai ricordando quest'ansia,
questo primo impatto frontale con una realtà che non è ostile ma ti
metterà sempre alla prova.
Il nostro crescere sta nell'affrontare
la vita con serena obiettività e per stare serena devi osservare la
tua situazione dall'esterno e convincerti che tutto si può
affrontare e superare ,soprattutto, se sei circondata dagli affetti
che a te non mancano.
Asciugando le lacrime sul viso morbido,
che sapeva ancora di bambina, della sua figliola proseguì : “anche
se nella commissione avrai di fronte degli sconosciuti alle tue
spalle c'è la tua famiglia che tifa per te, ti ama, ha fiducia in
te”
Tea abbracciò sua madre : “ grazie
mamma! Mi sto comportando come una cretina!”
“ no piccola! È normale crescere...”
Arrivò Paolo insieme ad Anna:
“ Avanti secchiona!” prese tra le
braccia la sua sorellina e sollevandola
“ andiamo a divertirci alla festa di
una bimba che sputacchierà sulla torta per soffiare la candelina,
leccherà il dito passato sulla panna, tra il sorriso compiaciuto dei
genitori, l'applauso dei parenti...mmmmm che divertimento!!!”
“magari ti capiterà la fetta con la
caccola più grossa? Porta bene sai! “
Rise suo fratello che avrebbe preferito
fare una passeggiata con tramonto sul lungomare, abbracciato al suo
amore.
“ma no!” aggiunse con fare serio
Anna “ magari stasera conoscerai il tuo principe azzurro...sai le
feste di primo compleanno sono le più adatte per questi incontri!”
“grrrrrrr” ringhiò Tea e preso un
cuscino diede inizio alla solita battaglia.
Si preparò; l'entusiasmo e l'ottimismo
avevano ripreso quota. Considerato che abbandonava per un paio d'ore
la scrivania del suo patire, poteva farlo per qualcosa di meno noioso
di una festa di compleanno, pensò la giovane.
Suonarono al portone della famiglia Budros e Nicola e Maria
compiaciuti abbracciarono i giovani, complimentandosi con Paolo ed
Anna per il fidanzamento e con Tea per il traguardo della maturità
….quando, con un saltello, si intromise il giovane che allungata la
mano si presentò:
“ciao, io sono Antonello , fratello
della mamma nonché padrino di Mara!”
“oddio ,che antipatico!!” pensò in
cuor suo Tea , trattenendo la voglia di beffeggiarlo apertamente ,ma
non con la mente “ zao,zono il fatello dea mamma e paino di Mara
fe,fe,fe!”.
Questo pensiero fece spuntare un
sorriso sulle sue labbra per cui Antonello si sentì invitato a
proseguire rivolto a lei :
“ciao, bel sorriso, ti chiami?”
“ bel sorriso!” confermò stizzita
Tea , mentre Maria li presentava:
“Antonello questi bei giovani sono i
figli del cavalier Tosti , titolare della Ditta per cui lavora
Nicola!!...accompagnali nel salone tra i giovani, così starete a
vostro agio!”
Nel salone addobbato a festa erano
disposti dei comodi divani, poltrone e sedie adatte per gruppi.
L'angolo delle nonne e delle zie anziane, quello delle mamme con
altri bimbi. Gli uomini avevano formato un gruppo in piedi davanti la
finestra socchiusa dove confluivano, con le nuvole di fumo della
sigaretta, i pensieri sul lavoro,la politica ed il pallone.
In fondo alla sala il gruppo dei
giovani.
Antonello chiacchierando con Paolo ed
Anna li accompagnò per presentarli ai giovani della famiglia.
Tea era stizzita dallo sguardo che il
giovane le teneva incollato addosso.
Tutti ridevano ai suoi aneddoti e
barzellette raccontate con maestria In breve il gruppo fu affiatato.
Tea non si divertiva, il suo pensiero
fisso sugli esami era disturbato dal fare allegro degli
altri,soprattutto di Antonello che teneva banco amalgamando il
gruppo.
Ai giovani, dopo il taglio della torta,
fu concesso di recarsi nella cantina per fare “quattro salti”.
Tea chiamò Paolo: “basta, andiamo
via!!” gli propose
“ ma scherzi?” rispose il fratello
“ si sta benissimo, sono proprio delle persone simpatiche e poi
adesso andremo a ballare...chissà..Antonello è simpatico!” disse
strizzando l'occhio complice a sua sorella.
Scansò abilmente la botta che gli
arrivò
“ sei una strega, non troverai mai
marito...!” tuonò Paolo pentendosi subito dinanzi alle lacrime
apparse sugli occhi della sorella
“senti ,se lo desideri ti porto via,
ma non è giusto che tu per una stupida interrogazione ti perda un
momento di pausa gioiosamente rilassante!” La strinse a sé “ sei
la mia unica, meravigliosa sorellina...”
Scesero nella cantina dove il gruppo
era impegnato in uno scatenato twist.
Paolo spinse Tea accanto ad Anna e
presero a ballare.
Antonello ronzava attorno a tutte le
ragazze twistando abilmente dall'una all'altra.
Tea ballava accanto a suo fratello ed
Anna. Colse alcune volte, lo sguardo sfuggevole di Antonello che non
si avvicinò a lei.
Dopo il twist cominciarono i lenti.
Tea si sedette: le coppie si formarono
velocemente ,segno che erano già accoppiate. Antonello invitò una
delle sorelle di Nicola così che Tea si ritrovò a tappezzare la
parete.
“Ma chi si crede di essere quello
lì?antipatico di uno...brutto scemo...è andato ad invitare una
donna sposata...”
Non completò il pensiero
“ma sei gelosa?” chiese a sé
stessa “io? Di che? Di chi?” si rispose
Al secondo lento la giovane si diresse
verso una finestra. Era stizzita, arrabbiata con tutto il mondo
tratteneva a stento lacrime di umiliazione.
Desiderava “sparire” da
quell'ambiente con la luce soffusa, attenuata come la musica, come
i sospiri e i passi lenti delle coppie in leggere movenze su un unico
mattone.
Tea udì un bisbigliato “ehi!” ed
un lieve tocco dietro la spalla.
“ehi” ho recuperato un po' della
tua simpatia?
Il volto di Antonello sovrastava il suo
Tea arrossì e farfugliando : “ma che
dici ?” mentì “ ma se ci siamo appena conosciuti!”
“ si, ma sono partito con il piede
sbagliato...”
Tea stava per replicare quando lui con
un “sssssssss” le poggiò una carezza sulle labbra e guardandola
negli occhi:
“ io non credo ai colpi di
fulmine...però appena ti ho vista ...”
Fu interrotto dalla voce sensuale e
carezzevole di Rita Pavone “mio cuore”
“vuoi ballare con me” sussurrò la
voce roca di Antonello.
Non fecero molti passi, raggiunsero il
primo mattone libero e con una tenera stretta, le braccia sicure, la
voce carezzevole:
“ mi sono innamorato di te appena ti
ho vista. Sapevo che eri bella ma sei di più. Sei dolce, timida e i
tuoi occhi, lo sguardo....mi sono smarrito in te...ho desiderato
fermare il tempo...volevo che tu mi notassi e così ho
esagerato....ti ho dato un'immagine di quel che io non
sono..intraprendente, sicuro, cretino....in realtà sono introverso e
timido”
“ehh!” lo interruppe sollevando il
viso Tea “ sei timido? Dai non farmi ridere!...e quelle barzellette
a doppio senso che hai raccontato prima?”
“ah...ma allora ha funzionato? Mi hai
notato?”
“si per la stupidite!” replicò con
poca convinzione Tea.
Antonello la strinse soffocandole
nell'orecchio un “ti amo” roco e sensuale.
Tea si abbandonò a quel nuovo sentimento.
L'esame fu superato e sistemato nei
ricordi , l'amore no.
2 commenti:
Bello questo racconto, mi ha fatto ricordare le paure che mi attanagliavano agli esami.
Se ci fossero stati gli esami anche per passare dall'asilo alle elementari forse avrei temuto pure quelli . ahah
Buon fine settimana un abbraccio
enrico
grazie Enrico
gli esami mettono paura...ma poi la vita ti mette di fronte a così tanti "esami" x cui impari ad affrontarli con la forza dell'andare avanti...altrimenti sei perduto...complimenti per i tuoi post...grz x essere passato
b fine settimana anche a te
mariantonietta
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