Come l’onda, sconvolta dalla chiglia
I miei pensier, con violenza
da tepor di sonnolenza,
il vento scompiglia
Così quanto, da intorpidita pigrizia
il chiaror di lume stimola falena;
ritirata memoria in caverna
ai ricordi richiama con solerzia.
Qual delicate perle in conchiglia,
i giovanil sogni, di fior sublime fragranza,
sorriso suscitano alla sapienza
nell’età che avanza , quei color di meraviglia.
Il tempo velocemente trascorso
non ha sminuito il permesso.
Di sognar colorato è concesso
al viver di gioie ed affanni sommerso.
I sogni non son più ingenue illusioni
ma esistenziali desideri
Sognar oggi non è come ieri
anche l’arcobaleno pùò dar delusioni.
