07 giugno, 2014

Attimi...ci vuole solo pazienza ...

salve
Ogni giorno la vita mi sorprende con qualche imprevisto.
"menomale!" altrimenti che noia sarebbe!!!.."
Questa volta mi ha messa di fronte a un avvenimento veramente inaspettato.
Lo scorso anno, a Marzo, la casa Editrice "il ciliegio" pubblicò un mio racconto scritto da un'idea del poeta sardo Franco Masia... "WAI,WAI"
Il titolo non è un nome ma un suono onomatopeico.
Infatti è il rumore di un trenino che ha il magico potere di viaggiare oltre la sfera temporale.
Usai la magia di una fiaba per trattare argomenti di cruda realtà: i bambini di strada, sfruttamento minorile, la guerra, la droga...desideravo che un adulto guidasse i bambini verso il vero valore della vita - una mano tesa, un gesto di amore scambievole...io esisto ma anche l'altro.
Io comprai 100 libri per regalarli ad alunni, colleghi ecc.
Avevo ed ho continuato a scrivere una decina di racconti lunghi e tantissimi brevi.
 Non ho pubblicato più niente perchè sono convinta che se quel che scrivo piace, allora ho il dono di comunicare scrivendo...i doni non si vendono ,si donano...da allora scrivo in PdF e li regalo a chi me ne fa richiesta.
Ritorniamo alla sorpresa:
La settimana scorsa mi chiama la Preside dell'Istituto Comprensivo di Tempio Pausania.
La dott. Pina Luciano mi informa che " WAI,WAI" è stato letto ed analizzato in un progetto didattico ...LA BIBLIOTECA, IL LIBRO , L'AUTORE..
in breve mi chiede la disponibilità ad essere intervistata dagli alunni partecipi del progetto.
Sono un pò titubante per problemi di salute, alla fine Aderisco.
Dopo qualche anno di pensionamento ritorno a Scuola..
Già all'ingresso chiudo gli occhi per riempirmi dei suoi odori...così familiari..assopiti, non dimenticati. Per un attimo si appropriano dei miei  sensi e...l'emozione chiede di poter sgorgare.
Mi sento una scolaretta al suo primo giorno di scuola...per fortuna
ritrovo nella Dirigente e nelle maestre quella meravigliosa disponibilità tipica dell'ambiente Scuola Primaria.
Nell'aula magna arrivano gli alunni, dopo la presentazione si dà inizio alla lettura dei brani scelti , le cui tematiche sono state trattate durante il percorso progettuale.
Dalle voci dei ragazzi delle due quinte, oltre l'emozione, colgo la forza emotiva che  trasmette il leggere, la partecipazione attiva agli avvenimenti.

Con il leggio davanti, il microfono in mano la loro voce legge con la melodia dei sentimenti.
Attimi che non si possono mercanteggiare...non hanno prezzo.
Ancora una sorpresa gioiosa : due bravissimi alunni recitano un brano di Gaber tratto dal "il signor G".
Hanno scelto bene...


È nato in un prato un fiore delicato,
è nato in un prato un fiore delicato.
È nato, è nato…

a) Io mi chiamo G.
b) Io mi chiamo G.
a) Non hai capito, sono io che mi chiamo G.
b) Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch’io.
a) Ah. Il mio papà è molto importante.
b) Il mio papà no.
a) Il mio papà è forte, sano e intelligente.
b) Il mio papà è debole, malaticcio e un po’ scemo.
a) La mia mamma è molto bella assomiglia a Brigitte Bardot.
b) La mia mamma è brutta, bruttissima, la mia mamma assomiglia a… la mia mamma non assomiglia!
a) Il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue.
b) Il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto, ma poco perché tartaglia.
a) Io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali spaziosi.
b) Io vivo in una casa piccola, praticamente un locale, però c’ho diciotto fratelli.
a) Il mio papà è molto ricco guadagna 31 miliardi al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese, fa… un miliardo al giorno.
b) Il mio papà è povero guadagna 10.000 al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese fa, circa… 10.000 al giorno… al primo giorno, poi dopo basta.

È nato in un prato un fiore colorato,
è nato in un prato un fiore già appassito,
il fiore colorato è stato concimato,
il fiore già appassito è stato trascurato.

Orbene affinché nel confronto quel fiore non ci perda diamogli un po’ di merda!







Si è creato un clima disteso, sereno come se ci conoscessimo da sempre. Dopo aver espresso, come mia abitudine, ciò che il mio cuore canta
Inizia l'intervista
 Tante mani sollevate, una miriade di domande, di perchè ?
Rispondo a braccio, con il mio cuore materno gorgogliante di parole che sono accolte con interesse reale.
Che dire? ...niente . niente...potrà descrivere il premio che mi è stato dato  così inatteso..così importante..
Auguri bambini...buon proseguimento degli studi e della vita.




7 commenti:

MikiMoz ha detto...

Grande Mietta!!
Riconoscimenti simile fanno sicuramente piacere... e poi, se accompagnati da qualche ricordo di bei tempi andati, ancora di più!
Non sono ancora riuscito a leggere il tuo racconto ad episodi (mannaggia a te, li hai messi tutti affilati! :P) ma rimedierò!

Un abbraccione^^

Moz-

bianco su nero ha detto...

ciao Moz
grazie...la tua amicizia mi carica
senti
ti ho scritto una e-mail privata dove ho allegato tutto il racconto in pdf...fammi sapere se lo hai ricevuto.
smack
buona domenica

Melinda Santilli ha detto...

Brava Mietta, penso che dopo tanta fatica un riconoscimento ogni tanto nella vita ci voglia, un bel momento di quelli sudati con le unghie e coi denti.
Ti faccio i miei complimenti e sono anche rimasta colpita dalla scelta del brano, Gaber è uno dei miei intellettuali preferiti!
Un abbraccio

bianco su nero ha detto...

grazie
sei carinissima Melinda,
il brano di Gaber è stato il fiore all'occhiello...però mi piacerebbe che tu leggessi WAI,WAI..è una finta favola ...un abbraccio

Enrico zio ha detto...

Quando vedi che quello che fai, di qualsiasi cosa si tratti, è apprezzato, non ci sono cifre che ripaghino la soddisfazione che si prova. Complimenti!
Buon inizio settimana un abbraccio
enrico

bianco su nero ha detto...

ciao Enrico carinissimo
grazie

MikiMoz ha detto...

Mietta, purtroppo non ho ricevuto alcuna mail...

Moz-