23 aprile, 2013

racconto : Un giorno come gli altri...prima parte


Mancavano cinque minuti alle otto.
Mi ero svegliata presto quella mattina di fine Novembre.
Mi sentivo stanca. Tanti pensieri si accavallavano nella mente. La scuola non mi era mai pesata così tanto come quell'anno.
Seduta sul letto , le gambe piegate tra le braccia che stringevano le ginocchia, cercavo di ritrovarmi, di riordinare quei pensieri grigi che promettevano temporale.
Mi coccolavo avvolta da quella solitudine di chi non ha il coraggio di dire “basta!! ..sono stanca, non voglio sentire più il cellulare che squilla, non voglio più incarichi...desidero solamente il mio lavoro, sono una maestra non un burocrate, voglio stare con i miei alunni...fanculo alla segreteria, alla vicepresidenza....!”
Avevo due prime classi. Il pensiero dei bambini mi diede la forza di alzarmi dal letto.
Già sorridevo vedendo passare nella mente le loro faccine .
Il pomeriggio precedente avevo preparato il mio “borsone”, simile a quello di Mary Poppins. Dentro vi erano le sorprese di “maga Matè”. Una fata , che ogni mattina, mi aspettava sul margine della strada che percorrevo per recarmi a scuola. Così avevo raccontato ai bambini per suscitare in loro curiosità, attenzione, gioiosa partecipazione.
La strada che percorrevo, stretta e antica , attraversava sinuosamente morbide colline. Conoscevo a memoria ogni curva ,anche quella , oltre la quale, le colline degradando verso il mare, aprono il sipario ad un panorama mozzafiato: Castellaltura, un borgo medioevale di casette basse
contornanti una collina a forma di cono rovesciato , ergente , come protuberanza, dal mare ; alle sue spalle , l'occhio si perde tra l'azzurro del cielo confuso con il mare.
Mentre mi vestivo osservavo il borsone rigonfio, che mi guardava.
“ sto per scoppiare!” sembrava dirmi
“anche io!” risposi buffamente e poi “ tu scoppi di piacere io di stress, vedi tu!”
Sorrisi pensando ai giochi che avevo preparato: panetti di plastilina, stuzzicadenti piatti e bicchieri usa e getta...di tutto di più
Sentivo le loro voci: “maestra quali giochi ci ha mandato oggi maga Matè?” Sicuramente, vedendo la plastilina, mi racconteranno di averla già usata alla scuola materna.....e poi le solite domande: “ maè come era vestita oggi la maga? E cosa ti ha detto per me ? E per me?..Oddio che tenerezza!!!”
parlavo da sola.
Quella mattina non avrebbero neanche aperto il quaderno ,l'avremo dedicata al gioco del numero sei.
Ero seduta in macchina. Come sempre, la passione per il mio lavoro mi distraeva. Guardai con attenzione la strada : “ehilà!!” mi dissi “sono già a “monti Cussola “ e non so come abbia fatto ad arrivarci!”
Ripresi ad immaginare lo svolgersi della mattinata.
Vedevo i bambini trasformare l'aula in una pizzeria, apparecchiare tavoli per sei, formare gruppi per sei clienti ,i rimanenti avrebbero fatto i camerieri. “ ricordati di alternare i ruoli !” mi dissi , pensando alla sensibilità dei bimbi di prima.
Nel borsone avevo messo anche un C.D con allegra musica. Dopo il gioco della pizzeria: il ballo.
La musica sarebbe partita ed al mio comando “per due!” i bambini avrebbero formato gruppi di due, per saltellare seguendo il ritmo...poi di seguito “per tre”...fino al “ per sei! E dovevano essere veloci, perchè chi non rientrava nel gruppo restava fermo un giro.
Dopo, avremo risistemato i banchi per costruire con la plastilina e gli stuzzicadenti l'abaco come i bambini romani....” speriamo non mi chiamino per gli altri incarichi!!” pensai per un attimo
La curva dopo Baia Piatta ed ecco il cielo confondersi con il mare , Castellaltura elevarsi a gradoni simile ad un grande albero di Natale.
le casette, lucicanti di sole, disposte ad ornamento e in cima, il castello dei Costa si elevava al cielo come un pennacchio.Vedo la scuola, adesso ho fretta di arrivare, maga Matè ha ritrovato la serenità del suo essere maestra ma anche l'angoscia di quei “pesi” che la disturbavano come botte allo stomaco.

                                         

                       

2 commenti:

'se fossi fuoco arderei il mondo' ha detto...

promette davvero sorprese questo racconto!!

sono curiosissima del seguito!

è come se..tornassi bambina..

José María Souza Costa ha detto...

Invito - italiano
Io sono brasiliano.
Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
ho anche uno, soltanto molto più semplice.
'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
E sto già seguendo il tuo blog.
Forza, pace, amicizia e felicità
Per te, un abbraccio dal Brasile.
www.josemariacosta.com