25 marzo, 2013

poesia...Stabat Mater...

Virgine Maria dona nobis Spiritus Sapientiae




Lunedì Santo

Ubbidiente abbandono
in luce di Spirito Santo
discreta, in gioia e dolo
Maria, amorevole madre
seguiva il suo figliolo.
Quel lunedì,
dell'ultima terrena settimana,
Giovanni, uno degli evangelisti
racconta, in lume, ai posteri
che, Gesù, con la sua mamma
e i seguaci Apostoli
si recarono in Betania,
e seduti al desco di Lazzaro
da Gesù richiamato in vita
da corporea morte,
preannunciò,dell'agnello Divino,
il compimento della terrena sorte.
Maria, seguendo ispirazione,
in, mai smarrita fiducia e serenità,
di obbedienza al Divino Amore,
prese del nardo, olio profumato,
prezioso, ai ricchi destinato.
Cosparse del figliolo, i piedi stanchi
massaggiandoli con cura materna,
asciugò l'olio con i suoi capelli
chinandosi umilmente, sui fianchi.
Giuda Iscariota, discepolo ladro
al tradimento, per pochi denari,
destinato,
sgridò la donna per il denaro sperperato
chè Gesù ai poveri aveva destinato.
“Lasciala fare perchè essa
lo conservi per la mia sepoltura
i poveri sempre li avrete accanto ma, non Io
quando si compirà il volere del Padre mio”.
Così parlò Gesù, consapevole
che, era giunta l'ora di seguire
l'ultimo tratto del Suo terreno andare
Il più grande gesto del divino donare:
la sua Passione.
Temuta
dall'umana sembianza,
da quella Divina cercata
in rinnovato,
tra Dio e l'uomo,
Pasquale d'amor Patto.