Chiusa nel mio
gelido inverno,
mai presi il
largo,
da ardua realtà.
Solitaria,
sul sentiero
della vita,
nuda,
simile ad albero
caduco,
che,
il tronco ferito
dal batter
furioso del vento,
contorce.
Lungo letargo
mi colse.
Inaspettatamente,
benefiche
sensazioni
sul mio sentiero.
L’aria immobile
In un dolce
tepore
accarezza
una nuvola
bianca
di fiori.
Intorno colori.
Farfalle
svolazzanti,
musica di
insetti
ronzanti.
Si inebria
l’animo mio
di nuova intensa
luce,
lo riconosco
quell’albero son
io.
Rifiorita alla
vita,
tenace e
rinforzata
dopo aver
sfidato
il buio, freddo
inverno,
sento più dolce
la Primavera rinnovata.
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