29 novembre, 2011

tra me e Lui.........


Son trascorsi tre anni
da quella data da dimenticare
eppur alla mente non sfugge,
al momento giusto riappare.
Da allora
sofferenza, ospedali e medici
hanno invaso la mia vita
mentre gli amici
ho contato sulle dita. 
Ti chiedo perdono. o Signore,
se qualche volta
il mio pensiero
non accetta le Tue scelte
per me,
e
a desiderare, mi induce,
che quella mattina solare,
come piccola farfalla
avessi potuto volare
al Tuo cospetto
immersa nella Tua luce
consolata dalla Tua pace.
Se per me
hai scelto la via della sofferenza
aiutami a non sentirmi
inutile "cosa"
donami umiltà e pazienza.
Fa che il mio cuore
riconosca la Tua bontà
che,  in Te riponga
il mio filiale amore
Allontana gesti di altrui pietà
inutili, penose umiliazioni
alla  umana dignità.
                                    



 

24 novembre, 2011

POESIA.......ricordi


Come ali di gabbiano,
in controvento, sospeso
così la mente
i pensier ha fermato
nel recondito passato.

Note di  innocenti risate,
risuonavano sulla strada,
testimone dei giochi all’aperto.
Le ginocchia sbucciate,
non  erano impedimento,
con saliva o acqua eran curate.
Né lacrime, né lamento
Nella tinozza  il bagno alla sera;
 il vestito e le scarpe nuove
per la Messa alla domenica,
tutto era bello
come eterna Primavera

La parsimonia della  mamma
paziente formica.,
attenta ,mai stanca, presenza  vera.
Tutto intorno
una naturale semplicità
fidata amica.
univa tutti in scambievole umiltà

I volti delle persone amate
sorridono dalle nuvole,
così la mente le ha fissate,
come le sere,accanto al  focolare,
i racconti degli anziani
pieni di acciacchi
ma
saggi nel parlare.
Maestra la  madre Terra,
donava loro conoscenza.,
con il grande  libro
della natura.
La loro presenza era
dono di  calore affettivo e sicurezza

Un tramonto dietro l’altro
Il tempo è passato
Tutto ha modificato,
lasciando nel cuore
malinconici ricordi
di quel che ha divorato.

Un sospiro e la mente
ritorna al presente,
all’età che avanza.
Con  essa i malanni
le medicine, i dolori , gli affanni.
Chi ha la fortuna
d’esser circondato
di affetto e amore,
anche se è inverno
vedrà spuntare un fiore
Con questo ideale,
la vecchiaia non sarà malinconia
non rosicchierà
il corpo con lenta morte
Il tempo continuerà
a scorrere in serena armonia










18 novembre, 2011

racconto..................Il totano



La radiosveglia si accese automaticamente, così come era stata programmata la sera precedente.
Antonello e Tea si svegliarono e, come ogni mattina ascoltarono le notizie del giornale-radio-
Seguirono le previsioni del tempo che annunciarono una giornata soleggiata.
Novembre  avrebbe regalato un’altra giornata di tiepido Autunno.
Antonello si alzò dal letto velocemente
- dai alzati che andiamo a pescare- disse ad una  Tea. semiaddormentata.
-Ma come, fa freddo!- rispose la donna tergiversando per godersi ancora un po’ il  calduccio del letto.
-svegliati pelandrona. !!! - udì mentre le arrivava una cuscinata.
Antonello aprì le persiane della porta finestra nella camera da letto.
Dai vetri entrò un luminoso e caldo raggio di sole.
Tea  si decise a scender dal letto, quando, il profumo del caffè che, come una vaporiera,  sbuffava dalla cucina, invase la camera..
-buon giorno al nuovo giorno!!- esclamò cercando di raggiungere il bagno con gli occhi socchiusi e senza gli occhiali.  Traballando sulle pantofole calzate al contrario, andò a sbattere contro la  porta del bagno.
-oibò!!. Esclamò grattandosi la fronte.

17 novembre, 2011

poesia....il tuo viso...


Il tuo viso

Vi è una  stradina sterrata,
confusa tra la  macchia mediterranea;
anche i miei passi  
nel tempo, l’han segnata,.
guidandomi al mare
in solitaria.
appagante, passeggiata
Dietro una curva di cisto
Invadente, secondo natura,
al mio sguardo in attesa
 appare il tuo bel viso
avvolto di luce pura
Stelle lucenti
coronano il tuo capo,
Ma il lume radioso
 Che,
 il passo ferma e le menti,
è il tuo sereno sorriso,
stupor dei passanti
Un celestial mantello
ricopre il candor
del tuo vestito
che,
 nelle armoniose pieghe,
richiama il vergineo giglio
offerto all’Altissimo
con ubbidiente fiducia e umiltà,
culla per il di Lui figlio,
Ti ha  eletta Madre dell’umanità.
Per gli sguardi confusi,
da erranti, incerti pensieri,.
di vita dal cammin tortuoso,
oggi come ieri,
l’animo schiavo
dell’amaro lacrimare,
tra le pieghe del tuo vestito ,
trova  sollievo al penare
Dal Tuo sguardo cullati, come  barca
su tranquillo mare,
sogni e delusioni
confidano al Tuo cuore
La materna dolcezza del tuo viso
elargisce fiducia, grazie e amore


 

09 novembre, 2011

Il giardino di Novembre.....poesia


Un vecchio muro a secco,
un cancello arrugginito
cigola nel vento.
Stridente, dolorante assolo
del suo ripetuto, insistente  eco.

Nel giardino abbandonato
una boungaville,  nel silenzio, avanza.
Protegge il ricordo luminoso
di una storia d’amore vero
 profondo che, prosegue nel cielo

Dietro i pizzi della  finestra imponente
la donna osservava il giardino
con voce innamorata
ne descriveva la beltà
al suo amato, col solo sguardo, presente.

Il male, del giovane, invaghito,
procedendo in continua transumanza
lo possedeva strattonandolo  con violenza.
Pur se dal dolor affannato,  per la sua amata,
acclamava alla vita, come  neonato con  vagito.

La bruma sera arrivò in un tramonto autunnale
di lui si prese il corpo e uccise il male
lo Spirito libero  da imbragatura dolorante
si sollevò sopra il pianto della donna.
“La pietas Divina”  colpita nel cuore
presale la mano la unì al suo amore.

Si sollevarono in un unico volo
seguendo la via dalla luce segnata
L’umana spoglia, deposta in un unico letto
ebbe la terra del giardino come coperta,
ai piedi della boungaville che fioriva per loro

Le foglie autunnali danzavano
l’ultimo saluto alla pianta intristita
per l’incapacità di mantenerle in vita.
Il silenzio, nel giardino, regnava intenso
solitario custode di un amore immenso
                                                  

                                              






03 novembre, 2011

poesia......il volto

Vivacità espressiva
del volto
nella sua nudità,
 pensieri infiniti
 raccontano
del cuore e della  mente
i travagli..
Nella pelle:
solchi differenti
manifestano
l’essere
che vi è dietro..
 Mascherarsi,
a poco serve.
Dal profondo degli occhi
salgono
le forze della nudità:
la vulnerabilità
della presunzione
 del comando,
della malvagità
della sottomissione,
della sofferenza,
dell’amore, della bontà.......
Egualmente,
l’etica
si affaccia allo  sguardo,
e  come arcangelo
a spada infuocata,
difende
il volto
dell’umana  dignità.