I due giovani , nel frattempo, passeggiavano nel meraviglioso e ordinato giardino.
I fari accesi illuminavano arcate coperte da boungaville rosse, arancio e bianche, arbusti di ibiscus fioriti e potati a forma di bouquet.
Nelle aiuole recintate da bassi arbusti di macchia mediterranea, rosmarino, mirto a bacca nera e bianca, vi erano coloratissime famiglie di fiori.
Tutti insieme,con il loro profumo, completavano quel quadro meraviglioso ove i giovani, sotto una sorridente luna circondata da una miriade di stelle, camminavanosilenziosamente.
Beppe le mani in tasca, Angela le braccia conserte:
“allora che ci succede? Non abbiamo più argomenti?” chiese il giovane voltando il viso per frugare negli occhi della ragazza.
“sai sono preoccupata …………!” iniziò a rispondere ella ma, Beppe la interruppe:
“non devi avere alcuna preoccupazione !” e con serenità le raccontò il colloquio avuto con suo padre e parlò dei suoi desideri e progetti
La ragazza spalancò gli occhi : “lascerai l’accademia?, frequenterai l’università a Sassari? Allora ritornerai a vivere con noi?” non riuscì a trattenere l’entusiasmo
Si fermarono alle fronde di un salice